Sono sempre stati Gli Altri a volermi convincere della sua esistenza.
la Bellezza non è altro che l'ideale di ciò che inconsciamente ci ricorda noi stessi :
le cose che ci piacciono sono replicanti delle nostre inclinazioni e delle nostre predisposizioni,
rappresentazioni mal/riuscite di deduzioni ed impressioni.
la Bellezza, io non l'ho mai vista. L'hai sempre vista tu per me.
la mia congettura di bellezza rimane chiusa in un circolo temporale, fatto di secondi e minuti organizzati a mo' di figura retorica polittotica. - ad esempio - è Bello riuscire a ricordare perfettamente un brevissimo istante di benpiùnota felicità. è Bello il momento in cui puoi rivivere sensorialmente l'ultimo sorriso fatto per-no-nulla, l'ultima occhiata vigile e non-indifferente che hai dato all'Universofuoridiqua.
Chi vive del suo stesso essere/esistere, della sua immagine e del suo significato concreto, non può realmente
percepire la Bellezza oggettiva.
può soltanto nutrirsi per pochi istanti di ciò che le rassomiglia.
possono essere segmenti spazio/temporali, memorie ingoiate come pastiglie, torcicollo cronico da "nonricordopiù".perchè quando richiamiamo alla mente qualcosa, non facciamo altro che seguire il solito copione da dramma-non-drammatico, guardando verso destra consapevoli di non vedere Nulla.
quel che volevamo vedere, quel che cercavamo : la Bellezza, se n'è già andata.
e allora un muro bianco, un muro rosso, una parete vuota ed una scritta. una coperta, un cuscino più truccato del viso stesso, l'inizio di una canzone, la frase di un film che non ti convince più, persino lo specchio in cui ogni mattina ti sistemi la faccia, riportando l'occhio al suo posto - accanto al sinistro - e la bocca sopra il mento. il pavimento freddo quando cerchi le ciabatte sotto al letto, la testa che pesa come se dentro ci fosse ancora qualcosa di utile, le spalle che non hanno idea di come rilassarsi e la sete d'acqua che però non soddisfa il grigiore del mattino lunedì-martedì-mercoledì. c'è qualcosa di vagamente lilla nei ricordi;
come trovarsi in mezzo al Niente più colmo dell' Intero.
immagino sempre un processo inverso di creazione, decomponendo la notte, la mattina ed il Resto.
perchè io la bellezza non l'ho mai vista.
un tempo mi svegliavo, e vedevo Qualcosa : godevo stringendolo a me.
Non ordinavo un ricordo, non rievocavo ciò che appartiene ormai a Ieri, ma vivevo Oggi.
Oggi sarà così, e non vorrei nient'altro.
oggi : quindi richiudi gli occhi se ci riesci. non sorridere perchè poi smetterai, fra un pò.
non mangiare quel che ti piace, perchè poi ingrasserai, non fumare e non bere.
Finiranno tutte le cose che ami, e capirai dove e come muoiono i giorni.
Oh, come desidero l'indifferenza oggi !
Scrivimi una frase che mi ricordi cosa significhi "Bello", cos'è contrario a Mestessa e Domani.
Un giorno potrei non avere più foto o immagini, potrei voler sorridere di nuovo, dimenticando Il Poco che sta all'infuori di me.
perchè qualcuno un giorno diede forma alla stanza.
Plasmò settimane apatiche che terminavano con porte chiuse e finestre aperte.
Eliminò la neve, o perlomeno, la rese calda e zuccherata.
tanto buona da poter essere mangiata,tanto evanescente da non ingrassare.
Qualcuno disse " è questa la Bellezza ", e mi fece capire che potevo stringerla per un pò.
Non sarebbe durato fino al Mattino, ma il tempo di una sigaretta.
e quel processo inverso, il Big Crunch.
basta che sia vero, basta che sia già giorno senza che debba concedermi claustrofobiche pause.
Geometrizzare l'Universo: vorrei rimanere Fuori, vorrei il Resto.
poi chissà perchè, la bellezza io non l'ho mai vista.
l'hai sempre/e/solo vista tu,per me.
concludiamo questo no-nulla con qualcosa che valga 0.
Diamo senso all' 'amor proprio' , ricordandoci per quale assurdo caso sia nato l'Egoismo Umano Dei Vuoti.
- m.squallor-

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