sabato 6 novembre 2010

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Erano anni (credo) che non ascoltavo attentamente i Joy Division. Questa mattina, dopo così tanto tempo, mi sono ritrovata albeggiante e (non)letteralmente immersa in una Shadowplay che non avevo mai sentito prima d'ora. Avrei voluto alzare il volume al massimo ed addormentarmi sul divano come se avessi passato mesi senza chiudere occhio. Lasciarmi galvanizzare insieme ai minuti e secondi tutti uguali che banalizzano quelle ore che nessuno prende mai in considerazione. I letti sono sempre troppo vuoti o troppo affollati, le coperte troppo pesanti o troppo vanesie: quel che ne viene fuori con una certa ironia, è il ritrovarsi consumati anche dopo sedici ore di sonno. Ma questa mattina avevo addosso una sensazione diversa, una di quelle che ogni tanto dimentico di possedere o di aver posseduto almeno una volta nella vita : la certezza di non aver bisogno d'Altro, solo di una TREGUA. Chiudere gli occhi senza pensare ad un Qualcosa che mi terrà compagnia fino alla prossima pelle gradevole-canzone triste-immagine/catarsi.
Dissociarmi da Mestessa, dal mio corpo, dalla mia 'maschera' di finta-semi-stabilità cronica.

D o r m i r e , senza sperare pensare ipotizzare presumere concludere.

Quelchedibello è rimasto, non ha bisogno di addormentarsi con me, o di spegnersi come la luce del corridoio quando ormai non è più cosìnotte o cosìgiorno. Semplicemente è sotto il mio maglione, tra i miei capelli, sulla lingua, tra le mani, qualcosa persino sulle labbra. Gli occhi negano la brutalità del tempo/nontempo, vorrebbero saziarsi dell'Infinitevole Egoismo del Sentimento.
Ma io conosco bene il Limite del Benessere, e probabilmente continuerò a fingermi un'equilibrista in bilico tra quel che fù possibile e quello che non lo sarà mai ( è il destino dei Freddi Antipatici che hanno vissuto sul Tuo cuscino e sulle Tue gambe ).
Non è che il sole mi sembri così meritevole di attenzione, ma stamattina ho l'impressione che siano grigi anche i miei capelli. Quei colori che non vivacizzano le cose intorno a noi, ma distruggono la nostra percezione della Delizia.

Non tingere di grigio le nuvole oggi,
ci penserà l'Inverno.



L'Autunno mi piace perchè un po'mi assomiglia: anche lui deve decidere da che parte del Limite stare.
Considero banalmente inutili i meccanismi di difesa ( inconsci, ovviamente ) delle persone Felici: pensano che sorrisi e calore rimangano incollati ai loro rosa/gialli pastello per un tempo sufficiente a renderli intoccabili, ma la verità è che hanno solamente troppa paura di Dormire.
Quando siamo innamorati, ad esempio, il disordine e il mangiarci a vicenda ricordano un qualunque piacevole film. Per intenderci (ahah), quei classici film che la tv trasmette ogni tanto il sabato pomeriggio, meritevoli d'attenzione soltanto perchè comodi e spensierati come i bambini mentre ascoltano la stessa favola ogni sera.
Le labbra, le mani e la pelle dell'altro ci appartengono come i nostri stessi organi, i nostri stessi bisogni ; e vorremmo cibarci dei nostri amanti, della loro carne, divorarli ed ucciderli.
Questa sorta di Cannibalismo ci annichilisce come la notte alle 5 del pomeriggio, ma è così che fanno e facciamo tutti, ed è così che finiranno gli Zombie Lovers di questo lungometraggio troppolungo/troppocorto.
Ovviamente, i discorsi-pensieri delle otto del mattino non hanno un vero e proprio senso - come potrebbero? - ma No Love Lost è come latte e caffè .
Quelchepenso oggi, e che per me in primis risulta indecifrabile, non meritava la scrittura assopita del Momentomorto, ma neanche una distrazione aldilà del 'Basta'.
I Joy Division non c'entrano un cazzo alla fine ( nemmeno i colori ed il sonno in realtà ), ma alla Fin-Fine nulla c'entra qualcosa con qualcos'altro : semplicemente cerchiamo di elencare modificare sintetizzare quelchevogliamo/chenonvogliamo per semplificare il Kaos che ci disturba cosìtanto.
Sì ok, sto negando l'innegabile, o meglio ancora: mischiando il nero con il bianco.
Il Grigio di oggi somiglia a quello di ieri, ma stamattina il Limite sembra meno manicomiale.

Da piccola disegnavo i contorni di Tutte Le Cose con il pennarello nero.
I colori 'veri' servivano solo a riempire le varie sezioni.

                                                                                              -msquallor-

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