martedì 26 ottobre 2010

Homage to R. Schwarzkogler //



L'assenza di Luce rende ancora più inutili le pareti di una casa così pienamente v u o t a.
"Fuori non era particolarmente freddo, ma il sangue sembrava fermo all'ultimo sospiro accaldato; non voleva scorrere ed arrivare alla Meta come fanno Tuttelecose meritevoli di E S S E R E. Il grigio dei marciapiedi non faceva altro che confodersi con il colorito della mia pelle, e delle Altre: oggi."
 Un uomo cieco con il bastone a mo' di accessorio sembra sfiorarmi (elimino il passato remoto//non remoto e privo di tempo, in realtà ) ; probabile che la mia inconsistenza giornaliera abbia confuso i sensi rimasti : nebulosa ed invisibile come Gas Distratto.
La porta del bagno non fa rumore oggi, le lacrime sì.
"Rimasi immobile nella finta stabilità del nonsenso creatosi nelle bolle di fumo vicine allo schianto. Persino il pavimento schifa la nostra snervante esistenza. Non c'erano mani,e non ci saranno domani. Alle cinque del mattino potrebbe crollare il soffitto. Il posacenere carico di prove : qualcuno oggi deve essere passato di qui."
Dividersi corpi come fosse un passatempo più egoista del tempo stesso, mentre si allaga la stanza ed affogo lasciando i Nervi liberi di  macellare polsi e denti. La mia "malattia" non coincide con la Confusione : è la mia 'parte sana' ad aver bisogno di rimuovere persino le Cose Belle che sopravvivono al Domani e alla Mattina.
Tutti potrebbero meritare il Male, e chi non consuma lacrime come sorrisi è semplicemente un figlio dell'Apatia Condensata; l'anomala non-forma delle gambe in movimento, mentre lo sfondo vibra di noia.
Il Male è il Bene più innocente che io abbia mai sperimentato :
è abbandono, abisso, impotenza, sesso, sottomissione, masochismo, arte per la bocca
e per gli occhi ( di chi riesce ancora ad aprire entrambi ).
Si allontanano le luci, e persino ad occhi chiusi le vedo eclissarsi. La strada improvvisamente vuota, come se Tutti fossero rientrati nelle proprie case prime dall'alba : Coprifuoco del Martedì ( o Mercoledì, a questo punto non vorrei più saperlo ). I morsi, la pelle martoriata come tela di un quadro : L'Opera d'Arte intrisa di puro dolore, senza alcuna dolcezza di convenienza. Niente amore, nessuna carezza ora che la vorresti. Godere delle uniche certezze che il buio riesce a regalare quando Niente/Nessuno balbetta tenerezze consciamente terapeutiche. Riuscirò a camminare domani mattina, quando la folla sarà la Comparsa della solita scena ripetuta Infinitevolte.
E tu non potresti seguire queste parole nemmeno se ci provassi davvero, perchè perderesti la memoria della parola precedente a quella successiva non appena superato il limite di estensione mentale per giovani idioti fortunati ( ebbene sì, vorrei la fortuna di chi corrode gli altri senza vedersi Acidamente Verde Pomeriggio )
Decidiamo che per un giorno ( o anche meno, se vogliamo ) saranno la Repressione e l'Odio a vincere sul Buongiorno e sulla Buonanotte dei terroristi del Mercoledì : l'asfisia sarà la sveglia degli "Uomini che si addormentano felici e senza curare i loro Passati", e gli innamorati verranno mutilati prima di addormentarsi nei loro letti troppo stretti.
I ciechi riusciranno a vedere Me e Tuttelecose che non possono detestare perchè troppo Nere per loro 'sfortuna'; ed io siederò al solito posto attendendo che si scaldino anche le mie mani.
La crudeltà del Quotidiano come una C A R E Z Z A sulla pelle grigia; garze sterili, Aurora Asettica, gomma ed elettricità. Dovresti proprio farti del male, diventare una Martire incolore e mangiarti le mani.
Nessuna Croce vale quanto il mio scheletro elettrico:
vene come cavi isolanti,sangue di milliwatt .

Buonanotte alle tue mani calde.
                              
                                                                                                                 - msquallor-


venerdì 8 ottobre 2010

Biancolatte, dormi stanotte



sembra Lontano
quando precipitano le luci-luccicando.

danza il pavimento, mentre le pareti divorano il Resto.
crollasse il soffitto, sopra queste lenzuola .

mi addormento digrignando i denti
esibendo emicranie sane come l'astinenza.
sembra Lontano,quando dormo

corre come corrono le scie luminose /come i secondi quando non bastano,
spegni la luce,e vattene:
Fuori sarà comunque mattino,
sarà ora di invadere i marciapiedi, di stringerci le braccia le notti d'Inverno.
ci saranno strade illuminate, pioverà e cadranno palazzi,
brilleremo e ci spegneremo insieme ai lampioni.

ed io camminerò controllando l'equilibrio dell'intero continuum spaziotemporale.
Saremo soli, ma opalescenti.
arrederemo un Corpo Nero, assorbendo vuoti/di/stomaco.

sembra Lontano, stanotte.
e come potrebbe, d'altronde
nonesserlo.



                                                                                                         - msquallor-