domenica 26 dicembre 2010

tutta colpa degli Zombie Lovers

riflettevo.


Io nelle persone non ci vedo nulla. O forse ci vedo soltanto un po’ di tristezza, dipende dai giorni.

(Crollo-di-vuoto, persino stasera.)

Molti potrebbero riassumere il Vuoto in una mediocre forma di pessismismo cosmico, ma al di là della loro ironia leopardiana credo piuttosto che tutto sia niente, che ciò che per noi ha un signficato e quello che ci è indifferente siano in realtà la stessa identica cosa: Nulla.
Siamo vuoti, vuoti come barattoli di cioccolata e i pacchetti di sigarette dei bulimici nevrotici Adepti della Camomilla Biancolilla. Viviamo di bianchi che tingiamo di Nero per noia, di grigiori talmente uggiosi da provocar pioggia al posto delle lacrime ( perché in realtà non sappiamo piangere – ma neanche ridere- ). E come potremmo, d'altronde, saper fare qualcosa?
Potremmo tingerci di verde, imitare gli alberi e perderci nei parchi, spezzarci le dita e morderle aspettando l’ora di pranzo, o persino imbalsamare i nostri cani e attaccar loro rotelle sotto le zampe ( Giocattoli per Bambini Cresciuti Male ): continueremmo comunque ad annoiarci e ad annoiare il Tempo.
Potrebbe scender Nebbia per anni, aumentare il numero dei suicidi, disintegrarsi la Luna, e noi rimarremmo impassibili di fronte a vene che esplodono ed unghie che cadono.
Tutta colpa degli Zombie Lovers, pensavo un giorno:

Ascoltavo “Just like honey” dei Jesus and Mary Chain, arrivando all’ultima sigaretta di un pacchetto troppo poco longevo. Il letto era disfatto da settimane ormai, le lenzuola sporche di insonnia e ovunque l'odore di Apocalisse Giornaliera che alienava qualsiasi stimolo: non ricordavo cosa fosse la Fame, o cosa fosse la stanchezza. Non ricordavo nemmeno cosa significasse 'comunicare', e soprattutto mi sembrava inutile farlo.

Era fine Luglio, i giorni non finivano mai e le notti duravano più dei secoli. Gli Zombie Lovers dormivano nei loro letti tiepidi con i capelli intrecciati. Sicuramente si guardavano negli occhi con il sorriso degli Attori dei Biscotti e delle Merendine, controllando che le loro mani fossero abbastanza vicine da sfiorarsi respirando e i loro volti nella posizione più adatta a resistere fino al mattino.
Le labbra umide degli Zombie Lovers: “Forse il mondo potrebbe fare a meno di sgretolarsi, per oggi ”, 

Gli Zombie Lovers si addormentano insieme sperando che una bomba esploda proprio nell'istante prima di addormentarsi, così da eclissare Ieri e Domani, entrando nell'unica Frazione/Dellanotte capace di avvicinarsi alla 'perfezione da vocabolario': “la perfezione dell’infinito amore che voglio darti stanotte, prima di divorarci a vicenda come cannibali affamati”.



Un giorno non si ameranno più, e forse sarà domani. Magari vorranno strapparsi la lingua, soffocarsi a vicenda pensando a quanto la loro bellezza non valga nulla in mezzo all'infinita Tristezza di cui vibra la loro carne. La Tristezza del Mai, perché del Sempre si sono stancati; la Tristezza del "Basta", perché dell’"Ancora" ne hanno avuto abbastanza; La tristezza dell’odio, perché stanno morendo anche le ultime carezze.
Ed è per questo che odio gli Zombie Lovers: finiranno per disprezzarsi, o peggio ancora, per ignorarsi.
Arriverà l’Indifferenza e si nutriranno di Nulla.

Ma la mia non è invidia, e non è gelosia: la mia è rassegnazione, è pietà, è ribrezzo. L’orrore per qualcosa che non può più esser bello, ma neanche sgradevole; qualcosa che può soltanto essere Niente, perché non esiste dell'Altro.

Detesto la domenica. O magari, sono solo i giorni della settimana a farmi odiare qualcosa che non è altro che polverosa muffa.
                 
                                                                                                              
                                        
                                                                                                                               -msquallor-

sabato 11 dicembre 2010

U/D


Mi diverte ripensare a come ho scoperto che dopo la virgola ci fosse bisogno di spazio;
e stasera, neanche la Melatonina sembra fare effetto. Tutto è così bianco che il buio non compare neanche ad occhi chiusi.

Un cervello così estraneo e le gambe che lentamente muoiono sul tappeto:
Dicembre che scivolandospacca i vetri e le mani persino quando le luci piangono scintille : continueranno a mentirci i mesi invernali, mentre addolciremo con zucchero i pomeriggi nelle vasche bollenti. E nel frattempo gli Altri dormiranno a distanza di giorni, masticando polveri di pasticche biancolilla e disegnando cubi nei sospiri.

" Ingoieremo i nostri sonni quando avremo bisogno di non annoiarci. "

Eppure stanotte ho bisogno di Questo, mentre aspetto di farmi Blu
e i miei digiuni saranno saziati dall'infinita indifferenza delle occhiaie del Lunedì.

Forse potrei adottare un Corpo Nero, aspettando il decimo Nulla-di-Nulla, canticchiando quelchedovrebbe rimanere stonato fino a dopodomani, quel che dovrebbe finalmente morire, invece di consumare polmoni e briciole di pelle:
dovresti soffocare nel Latte, per colazione.

Ripenso ad un Giornoqualunque:

"Il tempo non concedeva limiti o spazi, tutto fluiva come un eterno Venerdì, e si rincasava quando la luce cominciava a farsi gialla/grigia. Un vecchio fumava la pipa e parlava con un tronco: beveva troppo e per non si sa quale assurdo motivo, aveva così perso una gamba. Non andava da Nessunaparte e nessuno voleva guardarlo. Era uno di quei mostri che la gente finge di ignorare - come se evitando di fissarli si facesse loro un piacere: come se dimenticandoci della loro esistenza potessimo inqualchemodo redirmeli dal loro Male -
Ma d'altronde "Le Cose Scomode e che Nonsiusanopiù" vengono riposte sempre nei piani alti, dove è facile scordarsi di averle possedute. "

La mattina per colazione ci delizieremo di legno e vernice, mentre gli alieni atterreranno nel campo dietro casa. Un minestrone di sigarette e redbull, per poi vomitare inchiostro al sapor di miele e fango, così denso da bloccarsi in gola.

Sarebbe troppo facile soffocare così, e qualcuno potrebbe ironizzare mentre ingoia del vero gustosissimo fumo.
Non se ne parla di dormire, quando fuori ci sono gli alieni!

e di Noi, adognimodo, si dimenticheranno persino la pioggia e le mosche .


" Credi che avremo più fortuna, un giorno?"
" Certo che ne avremo, quando saremo morti."

                                                                                      
                                                                                                        -msquallor-